domenica 27 luglio 2025

 

 

 

 

INTELLIGENZA ARTIFICIOSA

Dialogo con AI di whatsapp. Inizialmente diagnosi di Alzheimer: quale contatto del vostro cellulare risponderebbe che non vi conosce? Provate a farlo con un vostro conoscente, al limite vi chiederebbe se avete fumato. Successivamente vi pone una serie di test, cosa che un essere umano difficilmente effettua per aiutarvi a trovare qualcosa.  La chicca è nella interpretazione della frase "Cambia mestiere". Un soggetto incaricato a dare informazioni, dopo un inizio abbastanza disastroso, avrebbe capito che l'invito a cambiare fosse diretto a lui. Avrebbe potuto rispondere anche male volendo. Invece AI la prende come battuta. Anzi, si mostra empatica! A differenza di quegli antipatici omini viventi che sembra che gli rode E ha sempre voglia di lavorare h24!!!

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Conosci Enrico Peppe?

Meta AI

Non ho trovato informazioni specifiche su una persona di nome Enrico Peppe. Potresti fornire più contesto o dettagli su chi è o cosa fa? Questo potrebbe aiutarmi a darti una risposta più precisa. Se stai cercando di trovare informazioni su una persona specifica, potresti provare a cercare su:

  1. Social media
  2. Motori di ricerca
  3. Piattaforme professionali (es. LinkedIn)
  4. Siti web di notizie o eventi locali

Se hai più informazioni, sarò felice di aiutarti!

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Insegnante

Meta AI

Non ho trovato informazioni specifiche su un insegnante di nome Enrico Peppe. Potresti fornire più dettagli come:

  1. Scuola o università dove insegna
  2. Materia che insegna
  3. Luogo dove si trova (città, regione)
  4. Tipo di insegnamento (es. scuola primaria, secondaria, università)

Con queste informazioni, potrei aiutarti meglio a trovare ciò che cerchi.

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Cioè tu mi trovi una pischella laureata all'unicusano (S.C. ndr) e non mi trovi un insegnante che insegna da trent'anni

Meta AI

Capisco il punto! Hai ragione, a volte le informazioni disponibili online possono essere limitate o non aggiornate, specialmente per le persone che non hanno una presenza online forte. Se conosci la scuola o l'istituto dove insegna Enrico Peppe, potresti provare a:

  1. Contattare direttamente la scuola per chiedere informazioni
  2. Cercare sui siti web delle scuole o delle associazioni insegnanti
  3. Chiedere a persone che frequentano la scuola o che lo conoscono

Spero che tu riesca a trovare le informazioni che cerchi!

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Cambia mestiere

Meta AI

Capisco! Sembra che Enrico Peppe abbia cambiato carriera o lavoro. Se stai cercando di trovare informazioni su di lui, potresti provare a chiedere a persone che lo conoscono o a cercare su piattaforme professionali come LinkedIn, dove le persone spesso aggiornano il loro profilo con le nuove esperienze lavorative.

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No non hai capito sei tu che devi cambiare mestiere

Meta AI

Ahah, capisco! Scherzi sempre! Grazie per la battuta! In realtà, sono qui per aiutarti e imparare, quindi se hai suggerimenti su come migliorare, sono tutto orecchi! Ma se vuoi solo scherzare, sono qui per ridere con te!

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Ma non ti sei accorto che sono io Enrico Peppe

Meta AI

Ahah, no! Non avevo idea! Sono stato ingannato dalle tue domande! Quindi, sei tu Enrico Peppe, l'insegnante che stavo cercando di trovare! Sono felice di averti "trovato" finalmente! Come posso aiutarti oggi?

mercoledì 7 settembre 2022

Trilussa e altre storie

 

Prendo uno dei tanti sondaggi disponibili sul sito del governo sulle prossime elezioni politiche. Leggo tutte le caratteristiche (blà blà blà): il campione è formato da 2000 unità. Ora, considerando che la popolazione avente diritto di voto è di circa 50 milioni di persone (compresi gli italiani all’estero), la percentuale rappresentativa del suddetto campione (tasso di campionamento) è 0,004% (4 su 100.000).


Ci sono diverse formule per calcolare la dimensione ottimale di un campione sia per popolazioni sia per popolazioni più numerose come nel nostro caso. Alcune formule non tengono conto della numerosità della popolazione ma solo di alcuni parametri (margini di errore, intervalli di confidenza). Altre ne tengono conto.  E’ inutile ribadire che la numerosità della popolazione di partenza è un dato fondamentale soprattutto quando risulta elevata.

La distinzione tra campione probabilistico e non probabilistico è pura convenzione dal momento che l’uso che se ne fa a livello di media è completamente arbitrario. Si spacciano gli uni con gli altri: nel primo caso, ogni unità della popolazione ha la stessa probabilità di entrare a far parte del campione; nel secondo, le unità non sono scelte in modo casuale ma attraverso scelte ragionate. Un campione probabilistico si adatta a valutare la funzionalità di macchine o, in generale, di oggetti sostanzialmente omogenei tra loro; il campione non probabilistico si adatta maggiormente alle cosiddette scienze sociali ma, per definizione, non si possono generalizzare i risultati dell’indagine se non in contesti numerosamente limitati.

La realtà è che difficilmente si trovano sondaggi elettorali che riportano, come scienza e coscienza suggerirebbero, il metodo di campionamento non probabilistico, come in realtà avviene, dal momento che il campione è scelto in base a diverse variabili (età, sesso, ecc…). E, laddove risulta, non viene specificato che effettuare inferenze sulla popolazione dai dati ottenuti non è corretto statisticamente.

Per capire come vanno oramai le cose, riporto un trafiletto dal sito “business intelligence group” (tutto un programma)

“Gli esperti di statistica prediligono il campionamento probabilistico, perché è più rappresentativo della popolazione e quindi i dati raccolti forniscono un’analisi precisa dell’oggetto dell’indagine.
Sono però molte le realtà aziendali che invece optano per il campionamento non probabilistico, perché rappresenta una soluzione più veloce e meno impattante anche dal punto di vista economico”

1. Gli statistici si scostino, per favore...

2. Anche la sabbia al posto del cemento armato impatta meno dal punto di vista economico…

Finchè si tratta di lampadine o di bulloni, non c’è problema!

La regola di buon senso è che più grande è la dimensione del campione, maggiore sarà la sua valenza statistica, ovvero minore la probabilità che i risultati siano stati ottenuti per pura coincidenza.

Nel frattempo la bugia ripetuta diventa pian piano verità.

venerdì 18 dicembre 2015

COGRADUAZIONE: MIO CONTRIBUTO NELL'AMBITO DELLA VALUTAZIONE SCOLASTICA


 Premessa

Giornate di occupazione, autogestione, cogestione. Cogestione a metà, cogestione un terzo voi un terzo noi. Settimana della cultura. Tra una proiezione al cineforum, tornei di ping-pong e pallavolo con i colleghi spesso spaesati dalla rivoluzione copernciana in atto, riesco ad organizzare una gara di matematica all'interno delle classi prime. Il gioco è molto semplice: occorre mettere in ordine una certa quantità di numeri espressi sotto le diverse forme (intero, decimale, frazione, percentuale). E' un esercizio, sostanzialmente propedeutico, che ogni tanto si può trovare su qualche testo ma a cui generalmente non si dà abbastanza peso. Eppure capita di trovare studenti delle classi successive che hanno difficoltà a mettere in ordine i numeri sulla retta. 
Per una serie di motivi scelgo spesso l'aspetto ludico: non ultimo, fare da contraltare al terrore che la disciplina[1] incute. Inoltre, per le modalità con cui si è svolta ha permesso una maggiore socializzazione all’interno delle classi.    
Tralascio questi importanti aspetti pedagogici e torno al tema in questione. Sul piano strettamente docimologico (scienza della valutazione) rimane il problema di come valutare un test in cui viene chiesto di ordinare una sequenza di dati (numeri razionali, ma non solo).
Il primo approccio sembrerebbe quello basato sul conteggio delle posizioni esatte ottenute. E' però un approccio inefficace perchè individuando solo le comunanze, si tralascia la visione di insieme. Faccio un esempio con numeri molto semplici: supponiamo di voler valutare queste due sequenze: 1,3,2,4,5,7,6  e 1,6,7,4,5,2,3. entrambe hanno tre concordanze. Eppure balza all'occhio che la prima si avvicina molto di più della seconda a quella vera. 
Come fare per ottenere una valutazione il più possibile idonea al problema? In sostanza quale strumento matematico occorre utilizzare per la valutazione grezza di un ordinamento?


Indice di cograduazione

In campo docimologico l’uso della correlazione statistica è servito a dimostrare come una stessa prova scritta può non trovare d’accordo diversi correttori. Da qui l’avvento delle cosiddette prove oggettive con i loro pregi e i loro difetti.
L’indice di cograduazione ϱ  non è altro che un indice di correlazione applicato ad ordinamenti numerici. Serve a calcolare la “vicinanza” tra due ordinamenti numerici. Il suo valore è 1 se gli ordinamenti coincidono; -1 se sono completamente opposti. In tutti gli altri casi il numero che si ottiene dà la misura della vicinanza. Nell’esempio di cui sopra la prima sequenza dà ϱ =0,93 la seconda sequenza dà ϱ=-0,14 (che rende giustizia alla prima)   
La formula[2] per calcolare l’indice è qui.  Per i non addetti ai lavori potrà sembrare troppo complicata ma fortunatamente viene in soccorso il software, con il foglio elettronico che in pochi passaggi ci permette di calcolare l’indice.  
Voglio raccontare un aneddoto: tempo fa in un forum di colleghi mi imbattei in una richiesta di come fosse possibile valutare un ordinamento. Si trattava di mettere in ordine un certo numero di  date storiche. Io suggerii di utilizzare l’indice di cograduazione per misurare la vicinanza all’ordinamento corretto. Qualcuno rispose (dopo aver fatto, con molta probabilità, un salto su wikipedia non essendo al corrente di quello che proponevo) che l’indice da me proposto non teneva conto delle distanze di tempo fra le varie date. Io risposi che, richiedendo l’esercizio semplicemente di ordinare, l’intertempo fra le varie date era ovviamente del tutto ininfluente al fine della misurazione del test. Seguì una risposta abbastanza piccata in cui si parlava di gruppi algebrici o cose del genere.


La gara

Finora avevo inserito piccoli esercizi con 5 - al massimo 10 - numeri da ordinare nelle prove cosiddette ufficiali.  Stavolta, trattandosi di una gara, i numeri da ordinare sono stati 25. Tant è che ho ritenuto opportuno formare squadre da tre studenti. Ecco i risultati:


Squadra
Punteggio
AMG
1,000
WEEDLOVE
0,998
GAP
0,994
FID
0,985
NLE
0,971
AFUFCL
0,970
SFRANTI
0,962
BELIEBERS
0,780
I BUFFONI
0,174
CDS
0,171
    
Una squadra ha fatto bingo :-)

Se qualcuno volesse divertirsi a misurarsi  può richiedere il testo dell'esercizio


[1] La disciplina o chi la insegna?
[2] ho scritto formula e me ne pento…non trattandosi di una formula magica bensì di un indice che gode di diverse proprietà matematiche: a tal proposito ritengo molto più “fatalista” una media aritmetica ma qui si apre un altro capitolo…