
Questo triste stato di cose dipende dalla pigrizia umana, fomentata dalla mancanza di esempi, dalla difficoltà per chi vuole imparare a trovare facili occasioni, dalla mancanza di una tradizione di cultura scientifica. In Italia, una parte della responsabilità va accollata alla cultura idealistica crociana. Benedetto Croce affermò perfino che matematica e scienza non accrescono il nostro sapere perchè conducono solo a formare pseudoconcetti e non costituiscono una realtà razionalizzabile, ma solo utile a fini pratici. "Le finzioni delle scienze naturali e matematiche postulano di necessità l'idea di un'idea che non sia finta. La logica, come scienza del conoscere, non può essere nel suo oggetto proprio, scienza di finzioni e di nomi, ma scienza della scienza vera e perciò del concetto filosofico e quindi filosofia della filosofia." - frase roboante, ma priva di significato.
È curioso: il figlio di Giovanni Gentile (l'altro filosofo idealista - quello fascista) era un buon fisico teorico. Una volta il padre presentò Giovanni Gentile jr. a Croce il quale chiese:
"Di che si occupa il giovanotto?"
Il padre rispose: "È fisico teorico."
(fonte: Roberto Vacca)