giovedì 4 dicembre 2008

In principio...

In principio era il caos. No, in principio era il verbo. Macchè, in principio era il numero. Insomma in principio: perché tutto deve avere un principio…

Su queste dispute ci si arrovella da secoli, da millenni eppure il comune denominatore è lo stesso, cercare testardamente di capire da dove veniamo. Comunque una mappa concettuale con un nodo primordiale di partenza. Ma siamo sicuri che sia così?

In principio era un neurone. Si ma quale? Ci sono circa cento miliardi di neuroni, più o meno lo stesso numero delle stelle della Via Lattea. La loro struttura è reticolare senza né capo né coda. Gli antichi (ma anche quei moderni che dagli antichi prendono ordini) si sono sforzati, invano, di trovare il neurone-motore del nostro cervello. Cartesio arrivò a congetture esilaranti.

Matematici, religiosi, metafisici: c’è un filo che lega tante persone apparentemente così distanti. Questo filo è la lezione appresa sull’approccio cronologico e non concettuale delle conoscenze. In realtà la conoscenza è organizzata esattamente come l’organo deputato al loro apprendimento. Una rete neurale, un grafico di nodi e di link. La memoria, invece, è ancora vista come immagazzinata in precisi indirizzi. Smentiranno ma trovare il baricentro (il principio) di questa rete è il loro gioco preferito. Gioco divertente quanto inutile.