venerdì 13 giugno 2008

Il mondo è fuzzy

Quanti di voi sono maschi? Alzino le mani. I maschi stiano con la mano alzata e le femmine la tengano giù. Le mani si alzano nitidamente e voi siete divisi chiaramente in maschi e non-maschi. Quanti di voi sono donne? Alzino le mani. Si ha il contrario e anche stavolta siete chiaramente divisi in femmine e non-femmine.
Una domanda più difficile: quanti di voi sono soddisfatti del lavoro che fanno? Le braccia si alzano e si abbassano per finire col fermarsi con la maggior parte dei gomiti piegati. Pochi sicuri di sé la sollevano ben dritta in alto o non la alzano affatto. La maggior parte di voi sceglie una via di mezzo. Tutto ciò definisce un insieme vago di felicemente impiegati. Facciamo la domanda opposta: Quanti di voi non sono soddisfatti del lavoro? Molte delle stesse mani si sollevano ancora una volta a metà. Questo definisce un nuovo insieme quello degli infelicemente impiegati, anch’esso vago che è la negazione del precedente. La maggior parte della gente è al tempo stesso soddisfatta e non soddisfatta del proprio lavoro. Quindi sta nell’uno e nell’altro insieme contrariamente ai principi della logica aristotelica. La natura del concetto fuzzy è proprio questa: le cose fuzzy hanno confini vaghi con i loro opposti.

Gran parte della scienza e della cultura muove dall’assunto di un mondo stabile di cose assolutamente bianche o nere. La fede in questo presupposto bivalente, in Occidente risale almeno agli antichi greci. Platone riempì il mondo di forme pure (l’iperuranio) e Aristotele stese quelle che riteneva essere le leggi della logica, leggi che scienziati, filosofi e matematici impiegano tuttora per descrivere un universo che in realtà è “grigio”. All’inizio del secolo scorso i fondamenti della logica aristotelica sono stati messi in discussione da una serie di paradossi. Bertrand Russell scoprì il paradosso del mentitore di Creta: un cretese afferma che tutti i cretesi mentono. Egli mente? Heisenberg dimostrò ai fisici che non tutti gli enunciati della fisica sono necessariamente o veri o falsi.
In molti hanno cercato di tappare i buchi, imbellettando questi fondamenti vincolati alla dicotomia bianco-nero per sbarazzarsi dei paradossi del chiaroscuro. La logica tradizionale rimane un ottimo strumento per "circuiti di mille valvole", ma non corrisponde al mondo che presuppone di descrivere. I due mondi sono diversi: uno artificiale, l’altro reale, uno ordinato l’altro confuso, sfumato. Fuzzy.








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