domenica 14 ottobre 2012

La nuova lingua - EP (2012)


L’Album registrato tra giugno e ottobre presenta 11 tracce.

1.La nuova lingua: la title track nasce dal riff di chitarra la cui presenza che può risultare  ingombrante caratterizza il brano. Avrebbe dovuto essere un brano di rock duro ma in studio ha poi assunto connotati più psichedelici.con numerosi interventi tastieristici. La canzone si compone sostanzialmente di due movimenti: nel primo si alternano voce e riff di chitarra-piano elettrico, nella seconda si insedia la melodia prevalente già introdotta all’inizio da un violino in dissolvenza in entrata. Il finale è caos organizzato. Il testo è liberamente ispirato da una poesia dal titolo omonimo di un'artista sconosciuta trovata per caso sul web.
      

2. Quarantottore: tutto nasce da un pattern di batteria raddoppiato (280 battute al minuto). La canzone mantiene, però, le 140 battute in tutte le altre componenti. Un riff di tre accordi interrotto a 2’00 da un inciso di circa un minuto e poi ripreso fino alla dissolvenza finale. Un brano pop costruito principalmente sull’uso di tastiere e sequencer a cui si adegua la chitarra che ripete lo stesso accordo. Il testo è un tipico non-sense creato a partire dal  titolo (si sospetta un riferimento alle 48 ore lavorative previste dai contratti di utenza per la riparazione guasti)

3. Puro spirito: una canzone tipicamente funky governata letteralmente dal basso elettrico pompato a dismisura, sulla cui linea si sviluppano più melodie. Il riff principale è ripetuto solo una volta a metà; le 5 note che lo compongono vengono qua e là rievocate compreso nel gran finale dove tutti gli strumenti si uniscono. “Puro” e “spirito” nascono dall’assonanza tra parole e note in fase di gestazione del brano ed è in chiave ironica rispetto al testo polemico della canzone. Lo “spirito”, viene avvicinato ad un aggettivo ogni volta diverso (puro, mero, sacro, sano evitando accuratamente santo). Al termine dell’inciso in crescente dissonanza (durata 30 secondi circa) una citazione tramite chitarra funky in dissonanza. Da ascoltare tutta di un fiato.

4. Severi moniti: un brano volutamente solenne, pomposo, retorico. Ma non per celebrare. Una sezione di archi domina la scena , mentre l’uso della fuzzy guitar portato all’estremo crea un sottofondo particolare. I “severi moniti” provengono dalle alte istituzioni. 

5.Le conseguenze dell’eccesso: molto "sixties". Chitarra distorta in primo piano, flauto e voce che si alternano nelle melodie sulla base degli stessi accordi. Con il meritato finale alla “Mr Fantasy”.
Testo di denuncia sociale e politica. 

6. Un secondo prima del blackout: un pop alla Abba nata dalla base di accordi del piano honkytonk. Tra il serio (del testo) e il faceto (della musica).  

7.Prediche inutili: ritorno all’hip-pop dai tempi di “Io e lo zen”, le due canzoni effettivamente si somigliano nella struttura. La citazione del titolo è riferita a Luigi Einaudi (una dedica all’istituto in cui insegno?). Il testo è ispirato ad un articolo di Roberto Vacca.

8.Per il verso, le cose: o mandare le cose per il verso…ovvero le conseguenze negative di una educazione eccessivamente protettiva. La scansione del tempo è 4-4-2 (ovvero:10 quarti); la seconda parte è imperniata su un semplice arpeggio della chitarra. Nel finale, rientrano le voci  che chiudono in dissolvenza ripetendo il titolo della traccia. 

9.Pepita: un altro testo non.sense basato su  rime in -ina e –ita: come un’enorme calamita, come un’immensa pepita…Si gioca tutto su due accordi (ad eccezione dell’inciso a 2’08) in cui si alternano e si sovrappongono 6 melodie diverse (due vocali, due di sitar, due di chitarra elettrica). Un mantra pop infarcito nel finale da nastri catturati da un concerto di bela bartok. 

10. Nel cuore di un automa: il cd si chiude con due brani apparentemente legati per i riferimenti all’informatica. In realtà questo brano è una amara riflessione sullo stato in cui versa la scuola, in cui si affiancono la critica verso l'esterno e l'interno del sistema. Viene citato l’art 33 della costituzione. Due strofe al termine delle quali un riff di trombe preannuncia un inciso pieno di inquietudine. Il finale, ad ampio respiro,  riprende il tema principale. Una delle canzoni più melodiche (struggenti?) del catalogo.

11.Teorema di Shannon:  avrebbe dovuto chiamarsi 1° teorema di Shannon ma la cosa avrebbe prefigurato in un futuro una seconda parte per il momento non programmata. Un pezzo techno (come a suo tempo “Non mi presto” e “Reazioni in controllate…”) e orecchiabile dominato dalle tastiere in particolare dal technobrass e dall’uso massiccio del sequencer (l’epilogo è uno schizzo aleatorio di sequencer ).  Il titolo è in riferimento all’uso delle nuove tecnologie comunicative. L’impiccato è riferito al gioco, la E è la lettera più frequente.     

Scarica i testi delle canzoni

Nessun commento: